lunes, 4 de enero de 2010

Dal testo all'ipertesto


Consigli pratici per la redazione dei testi di un sito web. E come tutto si ricollega al mistero delle piramidi

Dovete scrivere il testo di benvenuto o le news per l'home page del sito della vostra azienda? Il budget non vi consente di ricorrere a un professionista della tastiera?
Tipico, succede spesso anche a me. Ho pensato quindi di preparare alcune regole di sopravvivenza per il web writer "fai da te".

Leggere il web

Le persone leggono in modo differente sul web. Il motivo principale è che la lettura su schermo è fastidiosa. Data la bassa risoluzione del monitor e la necessità di "scrollare" la pagina, molti lettori danno solo una veloce occhiata ai contenuti presenti sul video e, se li ritengono degni di approfondimento, li stampano.
Un'altra ragione è che la lettura online non è un'attività statica. Gli utenti passano da una pagina all'altra raccogliendo frammenti di informazioni da fonti diverse. Hanno bisogno di
riconoscere subito i contenuti di una pagina, ottenere l'informazione che cercano e poi passare oltre. Per di più, dal momento che è possibile accedere direttamente alle pagine web, senza preamboli (per esempio in seguito a una ricerca su un motore quale Google o MSN), queste devono essere più indipendenti rispetto alle pagine stampate. Troppe pagine web finiscono per essere "isole" nel mare magnum di internet, separate dal contesto del sito di appartenenza in seguito alla mancanza di link e di rimandi, sia grafici che informativi, al resto del sito.

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Chiarezza è la parola chiave

Scrivere per il web richiede uno stile differente rispetto al mezzo cartaceo: per catturare l'attenzione del lettore bisogna pensare ai contenuti come a segnali che dicano immediatamente di cosa si parla e che rendano subito chiaro il contenuto di ogni pagina del sito.

A titolo esemplificativo, ecco alcune linee guida sulla redazione di testi in ottica web.

ü Ogni pagina web è indipendente dalle altre. Le tipiche domande che si pone il visitatore sono "dove mi trovo?" e "cosa ci faccio qui?". Per aiutarlo a orientarsi, dobbiamo fornirgli bussole funzionali (titolo del sito, logo dell’azienda, link alla home page, barra di navigazione, mappa del sito) e mappe visive (titoli, testi, spazi bianchi, indici, parole chiave, colori, frecce, elenchi numerati o puntati). Il lettore vi sarà grato per aver attutito il suo naturale senso di smarrimento.

ü Per favorire la lettura su schermo, generalmente affrettata e difficoltosa, e per aiutare l’utente a orientarsi all'interno della pagina o del sito, bisogna utilizzare testi brevi, preceduti da titoli e sottotitoli espliciti.

ü Scrivere un documento ipertestuale significa organizzare l'informazione, scegliere i link, cioè le porte che conducono avanti nel percorso di lettura, e dare a queste porte nomi semplici e sintetici, che facciano capire al lettore cosa troverà oltre.

ü La pagina web deve essere un percorso chiaro, fatto di luoghi e di segnali ben precisi: titoli, sottotitoli, testi brevi, spazi bianchi, indici, parole chiave scritte in altro corpo e altro colore, frecce, elenchi numerati o puntati.

Questione di stile

Torniamo al sottotitolo di questo articolo, il cui tono misterioso viola apertamente le regole del web writing, improntate alla massima chiarezza e onestà nei confronti del lettore.
Nella redazione di testi destinati a pagine web, il linguaggio più efficace è quello giornalistico, detto anche della "
piramide rovesciata", ossia cominciare dalla conclusione e scendere poi nei dettagli. In questo modo l'utente può capire fin dalla prima occhiata se i contenuti gli interessano e decidere quindi se addentrarsi nella lettura o proseguire nella navigazione verso altri lidi. In altre parole, andate subito al punto.
Per esempio, questo articolo avrebbe dovuto iniziare con una breve frase esplicativa ("Sul web i testi chiari e sintetici funzionano meglio") che, a una lettura veloce, rendesse immediatamente chiaro il contenuto della pagina.

Internet impone la brevità, bisogna alleggerire i paragrafi, usando un linguaggio sobrio, senza ridondanze. Per citare George Orwell: "se puoi tagliare una parola, tagliala sempre". Senza esagerare, però. Una volta avuta l'attenzione dell'utente, diamogli la possibilità di leggere di più. Ma solo ai livelli profondi dell’ipertesto: ai primi livelli - titolo, sommario, paragrafo con la notizia essenziale - la sintesi la fa da padrona.

Non abbiate timore di abbondare con i verbi. Nel web indicano le azioni più importanti: clicca, vai, torna, scarica, accedi, registrati, contatta, rispondi. Addirittura all’imperativo, ma senza quel tono perentorio che avrebbe sulla carta. Oppure all’infinito, facile e musicale (-are, -ere, -ire).
Come ho detto all'inizio, la lettura online è un'attività tutt'altro che statica, e i verbi ben si sposano con il dinamismo del web.

Oltre ai verbi, potete dare ritmo ai vostri testi con la punteggiatura. I due punti annunciano, spiegano ciò che segue. I puntini di sospensione, allusivi... invitano al clic. Il punto esclamativo si spreca nel web (gratis! scarica qui! provalo subito!). Il punto di domanda è spesso adatto ai titoli (Sai tutto sull’Euro? Dove andiamo stasera?), e alle formule di apertura o di chiusura: sa aprire una relazione con il lettore, come nelle Faq (Frequently asked questions).

Un altro consiglio, particolarmente valido se la vostra attività si estende oltre i confini nazionali, è quello di pensare in termini globali. Ricordate che state scrivendo documenti per il World Wide Web e che il vostro pubblico potrebbe non riconoscere termini e convenzioni specifiche del vostro piccolo angolo di mondo. Per esempio, quando citate delle date, è meglio esplicitarle per evitare confusione, quindi "12 marzo 2006" invece di "12/03/2006", che un americano potrebbe interpretare come "3 dicembre 2006".

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Ma in pratica come funziona?

Per concludere, ecco un esempio di revisione di un testo in ottica web.

Se affidiamo a una persona che si occupa di comunicazione la redazione di una news che tratti dei luoghi più visitati di Milano nel corso del 2005, scriverà più o meno così:

La città di Milano è ricca di siti di grande interesse storico e culturale, riconosciuti in tutto il mondo, che ogni anno attraggono vere e proprie folle di visitatori entusiasti. Nel 2005, alcuni dei luoghi più visitati sono stati il Duomo (xxx visitatori), la Pinacoteca di Brera (xxx visitatori), il bellissimo Cenacolo di Leonardo (xxx visitatori), il recentemente restaurato Castello Sforzesco (xxx visitatori) e la basilica di S. Ambrogio (xxx visitatori).

Una volta passata sotto la cesoia del web writer, la news diventerà:

Nel 2005, cinque dei siti storico/culturali più visitati di Milano sono stati:

il Duomo

la Pinacoteca di Brera

il Cenacolo di Leonardo

il Castello Sforzesco

la basilica di S. Ambrogio

Consiglio sempre di chiudere una news con un "invito alla azione", che stimoli il lettore a cliccare e a leggere il resto (nel nostro caso, potrebbe essere "leggi l'articolo completo e scarica il pdf con i dati della ricerca").


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